c o l l a n a     p l u r i v e r s o
Raffaele Nogaro Gli operai del Vangelo
pg 310 – formato 15 x 21 Padre Raffaele Nogaro, vescovo emerito di Caserta, ha scritto questo libro con l’intento di avviare una nuova e capillare evangelizzazione a partire dalle famiglie e dai giovani e proporlo come utilissimo strumento per combattere il dato negativo del CENSIS, secondo cui il Vangelo non fa parte del bagaglio culturale dell’italiano medio, e come supporto per contenere l’analfabetismo di ritorno se fosse adottato come testo scolastico integrativo nell’insegnamento della religione nelle scuole. La struttura del libro non è divisa in capitoli, ma in Stazioni seguendo l’itinerario di un viaggio personale alla fine del quale vengono raggiunti gli obbiettivi di cui sopra. Padre Nogaro presenta il Nuovo Testamento in maniera coinvolgente, così come esce dal suo cuore, amante di Gesù Cristo.
 
Raffaele Nogaro Il mio amico Gesù di Nazaret
pg 73 – formato 15 x 21 Raffaele Nogaro ha sempre desiderato dialogare su Gesù con i suoi amici e per lui tutti sono amici. Egli afferma che Gesù è l’Uomo Nuovo che ama tutti senza distinzione di persona. Ha dedicato a me questo libro perché ho avviato con lui il dialogo su Gesù ed ora Padre Nogaro desidererebbe rinnovare questa esperienza con tutti gli altri amici.
 
Autori Vari a cura di Marino Dell'Erba La scuola di Vangelo del dott. Luigi Panico
pg 98 – formato 15 x 21 Padre Raffaele Nogaro, vescovo emerito di Caserta, ha scritto questo libro con l’intento di avviare una nuova e capillare evangelizzazione a partire dalle famiglie e dai giovani e proporlo come utilissimo strumento per combattere il dato negativo del CENSIS, secondo cui il Vangelo non fa parte del bagaglio culturale dell’italiano medio, e come supporto per contenere l’analfabetismo di ritorno se fosse adottato come testo scolastico integrativo nell’insegnamento della religione nelle scuole. La struttura del libro non è divisa in capitoli, ma in Stazioni seguendo l’itinerario di un viaggio personale alla fine del quale vengono raggiunti gli obbiettivi di cui sopra. Padre Nogaro presenta il Nuovo Testamento in maniera coinvolgente, così come esce dal suo cuore, amante di Gesù Cristo. Prefazione di Raffaele Nogaro.
 
Monica Iacelli L’eleganza dell’universo
pg 67 – formato 15 x 21 In quest’opera si affronta uno straordinario viaggio nell’immensità dell’Universo attraverso semplici metodi e ragionamenti, senza l’ausilio di formule complesse. L’affascinante studio dei corpi celesti ci porterà alla scoperta delle grandezze astronomiche, delle strutture cosmiche, delle galassie, dei pianeti e della misteriosa energia oscura, dalla quale dipenderà il destino dell’Universo. Se l’energia oscura diventerà predominante, si arriverà ad un momento in cui ogni singola struttura legata dalla gravità sarà disgregata?
 
Andrea A. Ianniello
Alcune note di uno scritto apocrifo
pg 117 – formato 16 x 24 Il Medioevo, per quanto non sia più ormai considerato meramente un’età “oscura”, rimane però abbastanza poco capito: è difficile che un moderno possa davvero accettare che le categorie stesse per mezzo delle quali s’inquadrava la realtà, non fossero come quelle oggi dominanti. Nella questione della “magia” tra Medioevo ed evo antico – periodizzazioni convenzionali – si sceglie poi una questione assai più specifica: quella degli apocrifi di san Tommaso d’Aquino dedicati all’alchimia, scienza, quest’ultima, che l’Aquinate dovette comunque conoscere, per lo meno in maniera indiretta (tramite Alberto Magno, suo “magister”), e della quale non aveva una cattiva opinione, tutto sommato. Va considerato che – dopo la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo – nasce il cosiddetto “occultismo” moderno, cioè tutto quanto viene rifiutato dalla scienza moderna. Il problema è che il termine “occultismo” ha, di fatto, posto assieme cose che, in altra epoca, non sarebbero state considerate congruenti o simili, ma questa è la situazione che si è venuta infine a creare nel mondo. In relazione a ciò, vi è la possibilità di spaziare su temi più vasti, ma soltanto nella Bibliografia ragionata.
 
Raffaele Bocciero
Dedicato alla filosofa Ipazia
pg 415 – formato 16 x 24 L'autore auspica di contribuire al risveglio di coscienza per permettere all'umanità di riacquisire l'armonia con la natura, persa con l'avanzare delle religioni patriarcali che, in nome di una presunta spiritualità, hanno comportato il predominio dell'uomo sulla donna e della tecnologia sulla vita fino a determinare ordinamenti piramidali del potere che pesano sul nostro futuro. Nonostante le moderne conquiste sociali, la donna è tuttora imprigionata in stereotipi borghesi, retaggio di una cultura ancora incapace a comprendere il valore del femminile per il nostro benessere.
 
Raffaele Nogaro – Antonio Malorni Prefazione di Nicola Melone Il Gesù di casa nostra
pg 163 – formato 15 x 21 Il volume è composto di due parti: la prima è di Padre Raffaele Nogaro; la seconda di Antonio Malorni. Padre Nogaro espone in maniera chiara, coinvolgente e seducente il suo Magistero personale, che ha un unico baricentro: Gesù Cristo. Il suo amore incondizionato per Gesù è l’unica certezza della vita e vivere altro non è che amare Gesù. Il Magistero di Padre Nogaro è, quindi, quello dell’amore per Cristo, dell’amore per gli altri e dell’amore per il creato. Antonio Malorni, da uomo di scienza e ricercatore quale egli è, affascinato e toccato profondamente dal Magistero di Padre Nogaro, che lo riportato indietro sui banchi del catechismo per correggere tutta la diseducazione religiosa a suo tempo ricevuta, ha voluto raccontare di come sia finalmente arrivato a trovare la risposta alla domanda sul senso della sua esistenza. Ogni lettore di questo libro potrà cercare nel profondo di sé stesso la propria risposta.
 
Pasquale de Gennaro, Tradotto e a cura di
Introduzione e glossario annotato
La Massora
pg 389 – formato 16 x 24 Tra i diversi testi sulla Massora si è preferito scegliere il testo di Page H. Kelley, D.S. Mynatt e T. G. Crawford perché è un manuale di base. Infatti, ben cinque ragioni giustificano tale pubblicazione: primo - è forse l'unico che semplifica e spiega l'insieme delle due Massora; secondo - data la lentezza della pubblicazione della BHQ, la BHS rimarrà ancora per molti anni l'unica edizione completa e autorevole della Bibbia Ebraica; terzo - pur prendendo in considerazione come mai prima gli antichi rotoli biblici del Mar Morto e le principali traduzioni antiche, la BHQ è fondamentalmente un'edizione 'diplomatica', che usa come testo base lo stesso codice B19. Infatti, la BHQ riproduce alla stessa maniera anche tutta la Massora come nel caso della BHS. Per questi motivi, il presente sussidio rimarrà valido addirittura anche dopo la pubblicazione completa della BHQ. In questo senso, il presente sussidio si adatta bene all'accompagnamento di programmi biblici che usano il formato digitale di queste edizioni; quarto - la traduzione di questo sussidio è la prima a dare accesso alla Massora in genere agli interessati di lingua italiana; quinto - il presente traduttore è anche un curatore, che si è preoccupato di aggiornare e aggiungere all'edizione inglese alcune note.
 
Ernesto Funaro
pg 200 – formato 15 x 21 Questo libro -coraggioso ed originale è dir poco- si propone di sganciare la figura di Descartes dai canoni consueti in cui è stata ingabbiata per secoli. Pertanto, nessuna traccia, qui, di Penso dunque sono, di ripartizione delle idee in innate, avventizie e fittizie, ma un Descartes vivo nel contesto sociale, spaziale e culturale di un tempo segnato, drammaticamente ma anche costruttivamente per il destino dell’Europa, dalla Guerra dei Trent’anni, che tante devastazioni e miserie portò non solo tra la popolazione inerme ma tra tutti i ceti sociali, marcando profondamente un’epoca non ancora chiaramente delineata nelle sue tendenze fondamentali e sospesa tra antico e moderno, tra la permanenza ancora pesante della cultura scolastica e dell’intromissione dei centri di potere soprattutto ecclesiastico in tutti i campi del vivere sociale, e l’imminente radicale trasformazione delle conoscenze che va sotto il nome di rivoluzione scientifica. Sullo sfondo di questa disanima innovativa del pensiero cartesiano, il lettore si imbatterà in figure di abati liberi pensatori dati al rogo, in monache invasate sottoposte ad esorcismi, in mura abbattute di città sottoposte alle angherie del potere regio allora in piena espansione, ma anche in galeoni olandesi di ritorno dalle Indie carichi di spezie, in giardini di Luxemburg ispirati alle regole armoniche di Vitruvio, in castelli sospesi tra le acque delle campagne olandesi e tanti e tanti altri particolari di vita di un paese ancora risparmiato dalla guerra che stava devastando la vicina Germania e sviluppava un’economia forte, una borghesia non arrogante ma attenta ai valori del bello e dell’arte. Insomma, un bell’affresco storico.
 
Lorenzo Sangalli
pg 91 – formato 16 x 24 L’Autore studia un episodio specifico della vasta produzione cinematografica di Pier Paolo Pasolini, cioè il suo terzo cortometraggio, realizzato nel marzo del 1967, dal curioso titolo Che cosa sono le nuvole?; a cui Pasolini chiama come interpreti principali Totò (sarà l’ultimo suo film: morirà il successivo mese di aprile) e Ninetto Davoli, affiancando loro attori molto conosciuti come Franco Franchi, Ciccio Ingrassia e Domenico Modugno, Laura Betti, Adriana Asti, Francesco Leonetti, Carlo Pisacane. Con Che cosa sono le nuvole? Pasolini usa il pretesto di rappresentare il mondo del teatro all’interno di un film per offrire moltissimi spunti di riflessione. E’ un corto di venti minuiti in cui Pasolini, da grande ed indimenticabile artista, riesce ad imbastire tante metafore e gestire diversi livelli di significato. Il libro è arricchito di disegni del Maestro Enzo Toscano.
Andrea A. Ianniello
pg 62 – formato 16 x 24 La figura dell’imperatore Costantino è una figura centrale nella storia del Cristianesimo, perché risulta essere il punto di snodo tra il mondo greco-romano, che stava per tramontare, ed il nuovo mondo che sempre più avrebbe assunto una visione cristiana sino ad essere completamente cristianizzato nel Medioevo. Per l’Autore, infatti, vi è una completa continuità storico-culturale tra i due mondi, evidenziando che se l’impero romano molto deve al Cristianesimo, è altrettanto vero che il Cristianesimo molto deve a Roma: il suo definito divenire come religione d’ordine e d’importanza mondiali.
Vincenzo De Rosa, a cura di
pg 57 – formato 21 x 15 "Rovesciamo tutto, dunque, e proclamiamo l’assoluta e completa abolizione della linea finita e della statua chiusa. Spalanchiamo la figura e chiudiamo in essa l’ambiente". Umberto Boccioni “La scultura futurista” 11 aprile 1912
Chiara Lombardo
pg 144 – formato 16 x 24 L'Autrice presenta la formazione e l'attività di un integerrimo funzionario dello Stato deputato alla tutela, Pasquale Rotondi, di Arpino, che durante la seconda guerra mondiale riesce a proteggere nella Rocca di Sassocorvaro e presso il Palazzo dei Principi di Carpegna circa diecimila opere d'arte, capolavori tra i più celebri ed invidiati come i Giorgione, i Piero, i Caravaggio. L'autrice, nell'approfondire la figura di questo grande Soprintendente, studioso ancora a molti sconosciuto, ricostruisce la storia della politica della protezione del patrimonio culturale italiano tra le due guerre, la nascita degli organi periferici di tutela, le dinamiche dispositive adottate dal regime fascista a protezione dei capolavori italiani attraverso la legge 1089 del 1939. In questo grande scenario l'Autrice descrive la formazione del giovane Pasquale Rotondi, l'impresa di salvataggio da lui condotta da Soprintendente, ma soprattutto la rete di alleanze e il fidato riferimento che solo funzionari e formidabili colleghi di Rotondi sanno essere, come Moschini, Lavagnino, Nicoletti ed Argan. Mentre intanto infuria la guerra, l'Italia è piagata dai bombardamenti e non esiste più un ministero cui riferirsi.
Andrea A. Ianniello
pg 108 – formato 16 x 24 Andrea Ianniello in questo non usuale studio, basandosi su conoscenze religiose, mitologiche, folkloriche e musicologiche, ci parla con dovizia di particolari delle sculture zoomorfe che esistono nelle chiese di Aversa, Benevento, Casertavecchia, Ravello e Sessa Aurunca. Per l’autore quelle sculture non hanno solo funzione estetica, ma un significato più profondo, per arrivare al quale occorre fare ricorso alla vasta simbologia rituale, che era presente in ogni atto umano delle precedenti civiltà ed in particolar modo di quella medioevale. Così, passo dopo passo, l’autore ci dimostra che quelle pietre hanno in sé scolpiti suoni e note musicali al punto che si tratta di “pietre che cantano”.
Gennaro Avano
pg 104 – formato 16 x 24 L’impegnativo studio di Gennaro Avano ha l’obbiettivo di individuare le “tracce” della storia delle Arti Duosiciliane. Nel cercare queste “tracce” l’autore riesce a legare tra di loro i vari filoni culturali, lungo un percorso storico che va dal 1200 ai nostri giorni, sostanziando in tal modo una visione organica di tutto ciò che ha contraddistinto il Meridione. Il risultato è duplice: da un lato c’è la riscoperta dell’immensa storia delle Arti Duosiciliane e dall’altro c’è la prospettiva di un vasto orizzontale culturale in cui potersi confrontare.
|